Fondo Cometa: cosa è e come funziona il fondo pensionistico integrativo ideato per i metalmeccanici. Vantaggi e svantaggi

Tra i fondi integrativi caratterizzanti il sistema pensionistico italiano, dal 1997 esiste anche il Fondo Cometa, riservato esclusivamente alla categoria dei metalmeccanici. Un fondo a cui naturalmente aderire volontariamente per aumentare, una volta raggiunta l’età pensionistica, il reddito spettante. Una forma pensionistica integrativa dedicata quindi ai metalmeccanici e da valutare attentamente per capirne la reale convenienza e le sue principali caratteristiche. Passiamo allora ad esaminare nel dettaglio i punti chiave del Fondo Cometa per comprendere esattamente di cosa si tratta, come funziona, i vantaggi, gli svantaggi e la modalità di adesione.

Fondo Cometa: cos’è

Il Fondo Cometa è un’importante forma di pensione integrativa a livello nazionale riservata esclusivamente al settore metalmeccanico. Di conseguenza l’accesso è consentito solo ai lavoratori metalmeccanici proprio in virtù della sua natura di fondo pensione chiuso, nato cioè da un accordo collettivo tra datori di lavoro e lavoratori per garantire a questi ultimi la possibilità di integrare il proprio reddito una volta raggiunta l’età pensionabile. Lo scopo dell’accordo collettivo, infatti, è quello di assicurare ai lavoratori che aderiscono al fondo pensione un’integrazione rispetto alla pensione erogata dall’INPS. Una sorta di salvagente per tutelarsi nei confronti di una pensione generalmente non pienamente soddisfacente e per mantenere così in futuro un migliore tenore di vita.

Fondo Cometa: funzionamento

Per comprendere come funziona il Fondo Cometa è importante ribadire, ancora una volta, come aderire a questa forma di pensione integrativa sia una scelta completamente libera da ogni costrizione. Questo significa che il lavoratore metalmeccanico decide volontariamente eventualmente di aderire la fondo, anche se i contributi da versare vengono fissati in fase di contrattazione collettiva, a prescindere dalla posizione individuale di ogni lavoratore aderente. Tradotto in parole semplici, le somme da versare per accedere a tale forma pensionistica sono precedentemente stabilite dagli accordi sottoscritti da azienda, lavoratoti e sindacati, e in base a questa contrattazione si può fruire della pensione contributiva. Ma passiamo concretamente a vedere come funziona il Fondo Cometa. Una volta espressa la volontà di aderire, al lavoratore verrà conferito il TFR (Trattamento Fine Rapporto), da versare in una misura percentuale compresa tra il 40% e il 100%. Nel caso di lavoro successivo alla data del 28 aprile 1993, la percentuale da versare è pari al 100%. In aggiunta al TFR esiste la possibilità per il lavoratore metalmeccanico di versare un contributo individuale a sua scelta e trattenuto direttamente dalla busta paga. Quando poi il contributo individuale è pari o maggiore all’1,2%, percentuale minima stabilita dalle parti, al lavoratore spetta pure un contributo versato direttamente dal suo datore di lavoro. In quest’ultimo caso, il metalmeccanico verserà al Fondo Cometa solo una parte del contributo perché la restante parte verrà data dall’azienda.

Fondo Cometa: vantaggi e svantaggi

Esaminati i punti chiave di questa particolare forma pensionistica integrativa, per capire al sua reale convenienza vediamo insieme quali sono i vantaggi e gli svantaggi da considerare attentamente. Tra i vantaggi è certamente da segnalare il beneficio fiscale, in quanto i contributi versati con l’adesione al Fondo possono essere dedotti fino a euro 5.164,57. Nel calcolo della soglia limite non va considerato il TFR, tassato invece all’atto del pensionamento. I contributi volontari versati annualmente dal lavoratore saranno riepilogati in un’attestazione inviata dal Fondo all’aderente entro il mese di marzo, per permettere a quest’ultimo di presentare la certificazione al momento della dichiarazione dei redditi. Altri aspetti positivi del Fondo Cometa sono riconducibili ai costi piuttosto bassi, soprattutto se paragonati ad altri fondi TFR, e al diritto spettante al lavoratore metalmeccanico di fruire del contributo versato dal suo datore di lavoro. Vantaggi dunque non solo di natura puramente fiscale, ma anche in termini di contribuzione. Di contro, prima di confermare la propria pensione al fondo integrativo, è assolutamente opportuno considerare scrupolosamente anche i possibili lati negativi della questione. Infatti, i rendimenti sono piuttosto contenuti e i contributi versati sono congelati fino al raggiungimento dell’età pensionistica. In verità, con il Fondo Cometa, esiste la possibilità di fare richiesta per ottenere un anticipo dei versamenti effettuati ma solamente a determinate condizioni urgenti. Questo significa che, una volta congelato, sbloccare il proprio capitale è un’operazione complicata. Tornando allo scarso rendimento, va però sottolineato come i tassi di interesse bassi sono dati dalla certezza di non incorrere in sgradevoli soprese al termine del percorso lavorativo, un aspetto di cui tener conto. Questo perché ci sono fondi pensioni che propongono rendimenti sensibilmente più elevati, ma anche un’esposizione a rischi notevolmente maggiori. Per effetto di quest’ultima considerazione bisogna valutare bene la possibilità di anteporre a tassi di interesse elevati ma, molto rischiosi, una maggiore tranquillità di base.

Fondo Cometa: modalità di adesione

L’adesione al fondo è libera e volontaria e il lavoratore metalmeccanico prima di aderire deve conoscere e accettare dettagliatamente i contenuti del documento informativo. Su richiesta, viene anche consegnata all’aderente gratuitamente una copia della nota informativa e dello Statuto. I lavoratori intenzionati ad iscriversi al Fondo Cometa possono compilare l’apposito modello direttamente dal sito ufficiale www.cometafondo.it, stamparlo, firmarlo e presentarlo in azienda oppure fare richiesta del modello in forma cartacea. Dal canto suo, l’azienda interessata provvederà a completare il modulo di adesione in relazione alle informazioni di sua spettanza, a timbrare e sottoscrivere il modello e a indicare la data di ricezione della richiesta, dalla quale decorrerà il proprio obbligo contributivo. Una volta fatto questo, l’azienda consegnerà al lavoratore copia del modello di adesione per ricevuta, ne tratterrà una e invierà l’originale al seguente indirizzo: Fondo Cometa c/o Previnet casella postale 176 CAP 31021 Mogliano Veneto (TV). Attenzione, prima di inviare il modulo di adesione al Fondo Cometa è opportuno accertare la corretta compilazione, sia relativamente alla parte riferita ai dati del lavoratore che a quella dell’azienda. Una verifica rilevante per non allungare i tempi a causa di qualche obbligatoria informazione non indicata nel modulo.